Anagni - Brani di storia, cosa
è successo il 4 gennaio 1809 nella città dei papi? Racconta Nello Di Giulio
Che ad Anagni si siano consumate nel tempo lotte violente
tra papato ed impero è cosa arcinota. Lo 'Schiaffo di Anagni' è storia di
supremazie tra potere temporale e potere religioso a livello universale.
Non tutti sanno però che come oggi, il 4 gennaio del 1809, accadeva nella
nostra città , seppur senza alcuna violenza fisica, qualcosa che riporta
alla memoria quel famoso "schiaffo" che ebbe a cambiar la
storia.
Non più il re Filippo IV il Bello, ma il "consiglio comunale" della
città, presieduto dal capo conservatore Vincenzo Maria Gigli, ebbe a votare
all'unanimità la sospensione della partecipazione alle sacre funzioni della
Cattedrale fintanto fosse in carica il vescovo Gioacchino Tosi. Al prelato era addebitata una ripetuta scarsa
considerazione verso la nobiltà anagn
ina.
La "delibera consiliare", votata dagli Apolloni, i De Magistris,
i Giminiani, i Conti, i Trajetto, i Giannuzzi ed altri, fu inviata a papa Pio
VII direttamente dallo stesso capo conservatore Vincenzo Maria Gigli. Andò che
il vescovo venne indotto a scrivere una sua personale lettera di scuse accolta
dalla città nella "seduta consiliare" del 19 maggio successivo.
Ed il contendere?
Nulla di più della rimozione dalla Cattedrale di "panche, sedili e
scranni" di diversa fattura intestati per privilegi alle nobili famiglie
cittadine dai precedenti vescovi. Seppur la volontà del Tosi fosse soprattutto
rivolta al ripristino del decoro ed alla salvaguardia del cosmatesco mosaico
del pavimento, il suo drastico provvedimento sollevò le famiglie patrizie
che, oltre ad una sorta di attentato alla nobiltà, vedevano cancellato un
diritto ereditario di cui spesso "facevan mercato".
Il Tosi era andato forse "troppo oltre" e, successivamente, tutto fu
abilmente ripristinato da mons. Turiozzi delegato del papa di Marittima e
Campagna. Ma quel 4 gennaio 1809 cominciò a costare caro all'intrepido vescovo
Tosi che, anche per via di presunte successive "simpatie
repubblicane" venne sospeso dalle funzioni episcopali e rinchiuso a Castel
Sant'Angelo fino alla sua morte.
Nello Di Giulio
Nessun commento:
Posta un commento