sabato 10 dicembre 2022

Guidonia - Gestione dei rifiuti: l'esperienza dell'Inviolata, l’intervista al prof. Umberto Calamita

Guidonia - Gestione dei rifiuti: l'esperienza dell'Inviolata, l’intervista al prof. Umberto Calamita

Lungo l'autostrada del Sole, all'altezza del casello per Guidonia Montecelio, si trova uno dei siti di gestione dei rifiuti del Lazio, con una discarica (ormai chiusa) e un impianto di trattamento dei rifiuti (mai attivato).

Il tutto all’interno di un parco naturale archeologico regionale: l’Inviolata, un’area protetta. Nel 2005 la Regione Lazio, con una legge finanziaria, ritaglia le particelle della discarica e del futuro TMB. La presenza del parco Inviolata avrebbe obbligato la bonifica e impedito la realizzazione dei nuovi impianti. Tutta la vicenda, ricostruita dalle associazioni di cittadini in http://www.aniene.net/scarica/2016/2016-05_Dossier-Inviolata.pdf è un rincorrersi di procedimenti penali e amministrativi, che abbiamo ricostruito con uno dei protagonisti della lotta in difesa del territorio dell'Inviolata, il prof. Umberto Calamita dall'Associazione Amici dell'Inviolata.

Il Parco Naturale Regionale Inviolata è compreso tra la valle dell'Aniene, i rilievi dei Monti Cornicolani e le bancate di trevertino della piana di Tivoli. Una zona estremamente ricca dal punto di vista architettonico con resti di ville antiche, mausolei, antichi casali medievali, strade di epoca Romana. Un patrimonio di enorme valore culturale, proprio qui all’interno di questo parco venne rinvenuto il famoso gruppo scultoreo della Triade Capitolina. Il Parco Archeologico Naturale dell’Inviolata è stato istituito nel 1996 il tutto incastonato all’interno di un’area di circa 2000 ettari di grande rilevanza anche in termini naturalistici. Da queste colline sono visibili i Colli Albani, i Monti Prenestini, Lucretili, Cornicolani e il Monte Soratte. All’interno del Parco è possibile imbattersi in molteplici boschi e ruscelli, in una cornice naturalistico di grande impatto, sono presenti diverse specie animali e vegetali. Oliveti, piante tipiche della macchia mediterranea, olmi, viti, eucalipti; non mancano poi coltivazioni di frumento, granturco, girasoli. Dal punto di vista dalla fauna da registrare la presenza di molti animali selvatici, cornacchie, aironi, poiane, martin pescatori, roditori, volpi, cinghiali e rettili. All’interno del Parco ci sono ben quattro laghi, tra i corsi d’acqua poi da segnalare la presenza di piccoli ruscelli tra i quali Fosso del Cupo, Fosso Capaldo e Fosso dell’Inviolata. Una biodiversità straordinaria!

Prof. Umberto Calamita, può presentarsi e presentare l'Associazione Amici dell'Inviolata?

Ho fatto l'insegnante, il giornalista, l'educatore ambientale, sono impegnato da alcune decine di anni nelle lotte in difesa dei territori minacciati dalla presenza di impianti nocivi e di aziende colluse con amministrazioni spesso corrotte. L'Associazione culturale "Amici dell'Inviolata" onlus è nata nel 1996, sull'onda di precedenti lotte territoriali nell'area di Guidonia Montecelio e Santa Lucia di Fonte Nuova ed in seguito all'istituzione del "Parco regionale naturale archeologico dell'Inviolata di Guidonia", nato nel giugno 1996 grazie a queste lotte. Dal 1998 sono presidente di quest'Associazione, di cui fanno parte anche insegnanti, archeologi, naturalisti del nostro territorio.

Quali impianti per la gestione dei rifiuti sono presenti nella zona dell'Inviolata di Guidonia Montecelio?

Dalla metà degli anni '80 è stata aperta abusivamente una discarica per rifiuti urbani in località Inviolata di Guidonia, poi divenuta "ufficiale" grazie alla interessata condiscendenza di amministratori locali, regionali e comunali, e nonostante l'assenza di impermeabilizzazione tra l'ammasso di rifiuti ed il terreno sottostante. Solo dal 1991, con l'entrata in campo del Gruppo Cerroni e l'affiliata Eco Italia 87 srl, la discarica ha visto la posa del manto impermeabilizzato, ma i precedenti due invasi abusivi hanno procurato un danno irreversibile alla falda sottostante. La discarica dell'Inviolata ha funzionato fino al febbraio 2014 con la costruzione di altri quattro invasi ed il conferimento di rifiuti da vari comuni del Lazio (151 negli anni '90, poi 49 fino al termine). Il sesto ed ultimo invaso di discarica è tuttora sotto sequestro da parte del Tribunale di Tivoli per l'assenza di autorizzazione paesaggistica. I liquami provenienti dalla discarica hanno contaminato la falda pesantemente e sono in corso tuttora (ma sono iniziate nel 2011) le attività di messa in sicurezza del sito, alle quali seguirà un giorno la bonifica.

Inoltre, è presente, accanto alla discarica chiusa, un impianto per il trattamento meccanico biologico dei rifiuti, di proprietà dello stesso Gruppo Cerroni, attraverso l'affiliata Ambiente Guidonia srl, realizzato tra il 2014 ed il 2015, ma mai entrato in funzione a causa di problemi giudiziari. Tale TMB, autorizzato dalla Regione Lazio nel 2010, ha ricevuto una seconda AIA nel 2020, ma tutto l'iter è sotto ricorsi vari da parte delle Associazioni locali e dello stesso Comune di Guidonia Montecelio. La Città Metropolitana, capeggiata oggi dal sindaco Roberto Gualtieri, ha emesso il 20 luglio scorso un'Ordinanza per l'immediata apertura del TMB, ma anche questa disposizione ha sollevato proteste e ricorsi. Il problema dei rifiuti romani verrebbe, in tal modo, scaricato vigliaccamente sui comuni vicini come Albano e Guidonia, sicuramente molto più virtuosi della Capitale.

Tali impianti sono compresi nel Parco Regionale Archeologico Naturale dell'Inviolata? Può ricostruire la vicenda politica della modifica dei confini del Parco?

La vicenda della modifica del perimetro del Parco dell'Inviolata, nato nel 1996, prende le mosse dal 2002-2003, quando il Gruppo Cerroni e la Regione Lazio si accordano "privatamente" per la costruzione di un TMB accanto alla discarica dell'Inviolata ("a bocca di discarica", come si afferma nei documenti). Il proprietario dei terreni vicini allo sversatoio di rifiuti promette al Cerroni la vendita delle particelle interessate dal progetto, qualora la Regione modifichi il perimetro del Parco, enucleando tali particelle dall'area protetta. Ciò puntualmente avviene nel febbraio 2005, con una votazione del Consiglio regionale e la promessa viene mantenuta. La nuova perimetrazione non modifica però la legge istitutiva del Parco ma solo la sua rappresentazione grafica. La Regione – o, meglio, i suoi amministratori – rilascia poi nel 2010 l'AIA al nuovo impianto TMB, dando luogo ad una serie di contestazioni.

Come si sono sviluppate, le vicende giudiziarie di cui alle cronache, su tali impianti?

Sulla discarica dell'Inviolata c'è stato un processo terminato nel gennaio 2020 presso il Tribunale di Tivoli, col quale si è appurato che l'ultima AIA regionale, quella rilasciata nel 2009, era affetta da mancanza dell'obbligatorio parere paesaggistico rilasciato dalla Soprintendenza. Per questo motivo il giudice ha considerato abusivo l'ultimo invaso, il sesto, ed ordinato il ripristino dei luoghi. Dal 2014, inoltre, l'azienda cerroniana Eco Italia 87 srl è stata inserita nell'elenco delle società raggiunte da interdittiva antimafia.

Riguardo invece all'impianto TMB gestito da Ambiente Guidonia srl fino al 14 ottobre scorso (quando l'azienda è stata raggiunta da interdittiva antimafia prefettizia), ci sono in corso ancora dei ricorsi al TAR ed al Consiglio di Stato in merito alle numerose Determine regionali emesse tra il 2015 ed il 2021, tutte censurabili ancora una volta per la carenza del parere paesaggistico obbligatorio e per il tentativo regionale di "sanare d'ufficio" il procedimento di rilascio dell'autorizzazione. Ci sono inoltre in corso, sul TMB medesimo, un processo presso il Tribunale di Tivoli ed uno presso il Tribunale di Roma per una serie di reati connessi al rilascio delle autorizzazioni e che vedono coinvolti imprenditori privati ed amministratori pubblici. Tutti i ricorsi ancora in essere sono stati finanziati da collette pubbliche. Nonostante gli sforzi del Sindaco della Città Metropolitana Gualtieri, per arrivare in tempi brevi all'apertura dell'impianto TMB all'Inviolata, questo permane chiuso, a otto anni dalla sua costruzione.

Quali sono le prossime iniziative che avete in programma?

Insieme a numerose altre Associazioni locali si è deciso non solo di continuare a seguire le vicende giudiziarie ed il contrasto nelle aule di tribunale alle Amministrazioni colluse, ma anche di rilanciare l'iniziativa sul territorio accanto alla popolazione più sensibile a queste tematiche di tutela delle aree preziose del nord-est romano. A luglio abbiamo organizzato due manifestazioni contro l'ipotesi di apertura del TMB voluta dal Sindaco metropolitano.

Il 13 novembre poi, abbiamo svolto una Giornata di lotta e di proposta all'Inviolata, "impadronendoci" della piccola strada bianca che attraversa per oltre tre chilometri l'area protetta e percorrendola a piedi o in bicicletta, presentando un progetto di pista ciclopedonale. Accanto a noi, nella tutela di questo Parco pieno di beni archeologici, paesaggistici e naturalistici, abbiamo la Soprintendenza, l'Ente Parco, ma soprattutto i cittadini del nostro territorio.

Anna Ammanniti

Nessun commento:

Posta un commento

Ceccano (FR) – Arrestato 54enne per maltrattamenti in famiglia

Ceccano (FR) – Arrestato 54enne per maltrattamenti in famiglia  I Carabinieri della Stazione di Ceccano (Fr) hanno tratto in arresto un 54...