Cassino – Guardia di Finanza: spaccio di droga, furto e ricettazione, misure cautelari per 4 persone
Spaccio di sostanze stupefacenti, furto e
ricettazione di materiale dello stabilimento FCA. Eseguite misure cautelari nei
confronti di quattro persone.
Una importante operazione di servizio è stata
svolta dalla Guardia di Finanza a contrasto dello spaccio di sostanze
stupefacenti e dei traffici illeciti. Nella mattinata odierna, i Finanzieri del Comando
Provinciale di Frosinone, al termine di articolate indagini di polizia
giudiziaria coordinate dalla Procura della Repubblica di Cassino, hanno
eseguito un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Cassino
nei confronti di 4 persone (1 in carcere, 1 agli arresti domiciliari, 1 obbligo
di presentazione alla p.g. e 1 divieto di dimora), indiziate a vario titolo dei
delitti di traffico di sostanze stupefacenti, furto e ricettazione.
Le investigazioni condotte dal Gruppo di Cassino hanno consentito di individuare due distinti gruppi criminali dediti, rispettivamente, allo spaccio di sostanze stupefacenti ed alla commissione di furti di componenti di autovetture presso lo stabilimento F.C.A. Italy S.p.a. (oggi Stellantis) di Piedimonte San Germano (FR), poi rivenduti a compiacenti ricettatori della vicina Campania.
In particolare, sulla base dell’ipotesi
investigativa, i sodali del primo gruppo criminale, nonostante le stringenti restrizioni alla mobilità imposte dalle Autorità di
governo per fronteggiare la crisi pandemica da Covid-19, avrebbero ideato un autentico servizio di delivery
dello spaccio, con consegne “a domicilio” della sostanza stupefacente, che avveniva direttamente nelle
abitazioni dei clienti.
Nell’ambito delle citate investigazioni, veniva
individuato un secondo sodalizio criminale dedito al furto ed alla ricettazione di componenti di autovetture
all’interno dello stabilimento FCA (oggi Stellantis) di Piedimonte San Germano che, sulla base dell’ipotesi investigativa,
si sarebbe avvalso della compiacenza di un dipendente che si adoperava per carpire informazioni in ordine alla
consegna ed al luogo di stoccaggio del materiale all’interno della fabbrica.
Tali informazioni sarebbero servite per pianificare
i successivi furti messi a segno a partire dal mese di novembre 2020, effettuati per la maggior parte nottetempo,
allorquando alcuni indagati si introducevano nel sito produttivo, mentre altri svolgevano all’esterno la funzione di
“vedetta”. Poi, per ovviare alla presenza in
strada di pattuglie delle forze dell’ordine, aumentata anche in conseguenza
dell’entrata in vigore delle restrizioni alla circolazione per contenere la
diffusione del contagio da Coronavirus, il sodalizio avrebbe coinvolto un
autotrasportatore del frusinate che, autorizzato ad accedere nel sito produttivo, una volta caricato il materiale
indicatogli dai sodali, si allontanava indisturbato dalla fabbrica.
Il materiale oggetto di furto è costituito dai
cosiddetti "Hot End", consistenti in terminali di scarico utilizzati sulle autovetture "Giulia" e
"Stelvio", che nell’ultimo periodo sono divenuti sempre più ricercati
non solo per la successiva rivendita sul mercato nero, ma anche
perché contengono al loro interno minuscole quantità di metalli preziosi quali rodio, palladio e platino che hanno
una rilevante quotazione di mercato.
Nel corso delle indagini venivano recuperati e
sottoposti a sequestro n. 128 catalizzatori nonché l’importo in contanti di €
25.000 costituente il profitto dell’ipotizzato reato di ricettazione.
L’attività svolta si inserisce nell’ambito di un costante impegno profuso dalla Guardia di Finanza nel contrasto ai traffici illeciti, in particolare di sostanza stupefacente, e nella tutela del patrimonio.
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