Anagni – Villamagna: terra di caccia degli antichi imperatori romani … racconta Nello Di Giulio
Il territorio di Anagni racconta e stupisce oltre ogni aspettativa. Questa volta siamo nell'ultimo lembo di piana, al di là del fiume Sacco, dove s'incontrano e distinguono in una ristretta area i confini amministrativi di Sgurgola, Gorga, Montelanico, Gavignano e, appunto Anagni.
La Tavola è quella di Villamagna dove gli antichi imperatori romani si dedicavano alla caccia al cinghiale e coltivano estensioni di vigne che alimentavano le grandi cantine della Villa Imperiale.
A due passi l'antica fonte di Santa Felicita. È qui che domenica
mattina ho incontrato sorpresa e stupore nel varcare l'ingresso del Museo
di Arte Contemporanea Luigi Centra.
Per fortuna il colloquio di accoglienza con l'architetto Antonio
Centra (ideatore e direttore del museo) aveva già idealmente esteso il
nostro orizzonte dal verde paesaggio circostante alla storia e all’arte soffermando
attenzione, in particolare, sul periodo degli Impressionisti fino a
giungere alle nuove idee e cromie della Pop-Art.
Quell’intrattenerci nel cortile, proprio accanto alla scultura La Dea bendata anti-Covid del Maestro Sergio Lombardi, è sembrato rinnovare sensazioni di fragilità che inducono a ben fissare i piedi nel “ricordo della pandemia che ha fatto milioni di vittime nel mondo".
Un cane dal pelo lucido, quasi un cavallo, con l’epico nome Argo è sempre garante di sicurezza e quiete all’intero luogo.
Insomma quell’esterno del museo, tra il recupero di vecchi tralci di vite, l’emersione di antiche pietre, l’arte e i saperi raccontati dall’architetto Centra, è apparso appropriato viatico per varcare l'ingresso dell’apparente modesto edificio.
Ciononostante, dopo il primo passo d’accesso, è subito meraviglia di fronte allo spicchio dell’universo di arte che si è aperto davanti ai miei occhi da visitatore. Colori sgargianti, oggetti svariati, figure e forme di materiali diversi attraggono, avvolgono e quasi imprigionano da trattenerti ben oltre il tempo preventivato.
Tutto qui è arte! La tela da pittore, la tavola da cantiere, il sacco di juta, il fondo del cassetto del comò, il cofano di una vecchia Seicento e, poi, una porta di casa, molteplici cornici, legni di ogni forma e perfino il camice del pittore. Nulla che non sia dipinto, firmato, catalogato!
Eppoi le opere librarie del Maestro - scrittore, le raccolte di poesie, gli annulli postali, i riconoscimenti, gli articoli e le foto nella grande stampa nazionale e internazionale.
Forse in nessun’altro ambiente fuor di Villamagna si poteva avere miglior sintesi del poliedrico artista Luigi Centra che racconta qui le sue innumerevoli vite vissute nel girovagare il mondo partendo da Carpineto Romano cuore del Parco dei Lepini.
Una bella realtà, un grande orgoglio nel territorio della città di Anagni.
Il museo è visitabile su prenotazione. Info sul sito internet.


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