DIRITTO ALLA DIFESA - Padre "bastona" genero che aveva picchiato la figlia, racconta l'avv. Emanuele Fierimonte
Cosa fareste se qualcuno facesse del male a chi amate?Come vi comportereste? Qualche tempo fa mi trovavo in Tribunale, in un’aula gremita di persone, tutte in silenziosa attesa.
Prima che il Giudice trattasse il mio processo, ricordo che Marco, un uomo di oltre settant’anni, palesemente stanco e consumato dalla età, fu chiamato a salire sul banco degli imputati. Il Giudice cominciò a fargli le domande e la storia che lui raccontò mi colpì.
Marco aveva scoperto che sua figlia era stata picchiata dal marito e, recatosi a casa sua, lo aveva aggredito con un bastone. Rispondeva ad ogni domanda dando una spiegazione: “Non esistono altre ragioni se non il bene della propria famiglia”. E adesso si trovava processato per aver agito per vendetta.
Nonostante il rischio di una condanna elevata, l’uomo aveva tutta l’aria di essere sicuro di aver fatto la cosa giusta.
Allora mi sono chiesto: come avrei reagito se fosse successo a me? Ma soprattutto: come si sarebbe dovuto comportare quell’uomo per essere di aiuto alla figlia e fermare il perpetrarsi delle violenze del marito, senza dover subire conseguenze penali?
Ebbene questo è ciò che penso! In certi momenti bisogna fermarsi e riflettere. Anche quando la vittima è una persona a noi vicina, della quale vogliamo solo il bene!
Riflettere sulla soluzione migliore evitando di farsi prendere dalla rabbia. E allora quale è la cosa migliore da fare?
Denunciare l’autore del reato!
Solo così è possibile fermarlo senza subire conseguenze penali.
Perché chi subisce violenza ha bisogno di sostegno, vicinanza, amore. Non di altra violenza!
Emanuele Fierimonte
Nessun commento:
Posta un commento