domenica 1 gennaio 2023

Anagni - Duro attacco del Comitato No Biodigestore al sindaco

 


Anagni - Duro attacco del Comitato No Biodigestore al sindaco

Nonostante il parere favorevole espresso nel 2020 all’impianto di biodigestione che a breve verrà realizzato in via Selciatella, località periferica anagnina, il primo cittadino della città dei papi si è autodefinito l’unico oppositore del biodigestore.

Non ha affatto gradito l’affermazione del sindaco, il Comitato No Biodigestore:

“Nella conferenza stampa di fine anno, il sindaco Daniele Natalia, invece che chiedere scusa ai cittadini per il parere favorevole del 2020 che ancora stiamo pagando, ha voluto denigrare nuovamente l'azione popolare del NO Biodigestore Anagni.
Con spudoratezza inaudita si è autodefinito l'unico oppositore rimasto contro l'impianto. Ormai siamo al delirio più totale.
Senza la delibera di iniziativa popolare e il ricorso al Tar promossi dal nostro movimento oggi l'amministrazione starebbe ancora stendendo tappeti rossi all'impresa, come dimostra la sponsorizzazione a caratteri cubitali che ha consentito sull'immagine della nostra Città all'ingresso del parcheggio multipiano.
Ma i fatti parlano chiaramente: siamo noi (anzi tutti Voi che ci avete sostenuto) che da settembre 2021 abbiamo impugnato sia il provvedimento di VIA del giugno 2021 sia il verbale finale della conferenza di servizi del 9 agosto 2022 e ci apprestiamo a depositare nuova impugnazione contro il provvedimento della Regione Lazio dello scorso novembre.
Il sindaco, ad oggi, non ha promosso alcuna azione giudiziaria e quella che farà non potrà far valere tutte le ragioni di carattere ambientale, perché queste dovevano essere rivolte contro gli atti precedenti.
Speriamo tutti che il Professore universitario incaricato faccia il miracolo, ma le possibilità più grandi ci sarebbero state se il Comune avesse speso il denaro dei cittadini per incaricarlo a settembre 2021 cosa che non è stata fatta perché all'epoca questo era proprio il sindaco Daniele Natalia il primo supporter del progetto.
Ha le stesse responsabilità che gli pesano, insieme ai sodali della Giunta Noto, per il ricorso al TAR contro il decreto Polverini di chiusura dell'ospedale, che all'epoca fu un'azione giudiziaria tardiva che tagliò le gambe all'intera città.
La verità fa male caro sindaco”
Anna Ammanniti

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