Latina – GDF, misure cautelari e
sequestro per oltre 639 mila euro nei confronti di cooperative che gestiscono
richiedenti asilo
Operazione coordinata dalla Procura della Repubblica di Latina e condotta dal Nucleo PEF GdF di Latina, con esecuzione di provvedimento di applicazione di misure cautelari interdittive nei confronti dei membri del C.d.A. della coop. “KARIBU”, nonché al sequestro preventivo di oltre 639 mila Euro.
Il Procuratore della Repubblica di Latina, Giuseppe de
Falco: “Ritenuta la rilevanza degli esiti dell’operazione coordinata da
questa Procura e condotta
dal Nucleo Polizia
Economica e Finanziaria della
Guardia di Finanza di Latina, con l’ausilio
della Sezione di PG
della
Polizia di Stato, e la
conseguente necessità di informazione, stante l’interesse
pubblico, già ripetutamente
manifestato dagli organi di informazione, alla
vicenda, inerente
l’attività di soggetti giuridici
operanti nel
settore della gestione di
richiedenti asilo e di minori non accompagnati; ritenuto, per altro verso,
che è
importante altresì far emergere l’impegno costante dall’A.G. e delle
forze
dell’ordine sul territorio per combattere la fenomenologia dei reati
riconnessi
all’attività di d’impresa e, in
particolare, quelli di natura tributaria e/o fiscale;
COMUNICA QUANTO
SEGUE
Nella mattinata
odierna, con riferimento all’attività delle cooperative coinvolte nella gestione
di richiedenti asilo e di minori non accompagnati
nell’ambito della provincia di Latina, il Nucleo PEF della
GdF di Latina, con l’ausilio di personale
della
Sezione di PG della Polizia di Stato, ha dato
esecuzione al
provvedimento di applicazione di misure cautelari
interdittive del
divieto temporaneo di contrattare con la
pubblica amministrazione e di esercitare imprese e uffici direttivi di persone giuridiche, per la durata di anni
uno, nei confronti dei membri del Consiglio
di Amministrazione
della
cooperativa sociale integrata “KARIBU”. Nonché
al provvedimento di applicazione
del sequestro preventivo a fini di confisca, anche per equivalente, del profitto del
reato, sino alla
concorrenza
di euro 639.455,28 nei confronti di un indagato e
di euro 13.368,42 nei
confronti di altri due indagati.
I
provvedimenti
sono stati
adottati dal GIP presso il Tribunale di Latina con riferimento a reati
tributari relativi all’emissione
ed all’impiego di fatture per operazioni
inesistenti, per gli anni di
imposta
dal 2015 al 2019. Le indagini
proseguono, anche
con
riferimento a temi investigativi diversi e complessi, nel rispetto
delle
disposizioni normative in tema di segretezza degli atti di indagine, onde garantire, per un
verso, diritti
e facoltà delle persone sottoposte ad indagini e,
per altro
verso, la genuinità,
l’oggettività e
il buon esito degli accertamenti investigativi.
Il procedimento, nel quale sono state applicate le misure cautelari personali e reali, versa tuttora nella fase delle indagini preliminari, con la conseguenza che per gli indagati vige il principio di presunzione di innocenza.”
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