Provincia Frosinone – Fabrizio Pignalberi “I processi si fanno in tribunale”, l’intervista!
Il leader della provincia di Frosinone di Più Italia, Fabrizio Pignalberi si candida alla presidenza della Regione Lazio, è sostenuto da nove liste.
Negli ultimi tempi lei è stato colpito da vicende
mediatiche (i cosiddetti “processi” sui giornali e in tv) e poi legali. Cosa
vorrebbe dire ai suoi elettori?
Sinceramente i processi a mio avviso si fanno nelle aule dei Tribunali e
proprio in quelle aule che ho sempre ed esclusivamente ottenuto assoluzioni. Le
Iene e le persone rivoltesi alla redazione si sono sostituite ai Giudici,
continuando con le continue condivisioni anche sui social, ma non voglio
entrare nel merito della condotta poiché è al vaglio della magistratura e come
tutti sappiamo il giorno 11 novembre vi è stata l’udienza contro l’inviato
Giulio Golia. Proprio in quella circostanza, il suo difensore aveva avanzato
un’eccezione per non inserire agli atti un supporto informatico contenente la
chiamata con una delle persone rivoltesi alle Iene, il quale smentisce lui
stesso le accuse, dichiarando che era pressato. La suddetta eccezione il
Giudice l’ha rigettata e ha fissato udienza per il giorno 16 dicembre. Inoltre,
preciso che il Giudice del Tribunale di Roma, chiamato a pronunciarsi in merito
al risarcimento del danno, ha fissato udienza per il 6 dicembre prossimo, al
fine di decidere sull' oscuramento, udienza urgente richiesta direttamente dal
Giudicante. Infine, concludo sostenendo che le persone non sono ignoranti come
pensano, avendo tentato gli stessi di confondere le loro idee, poiché si fa
presente che per essere Candidato alla Presidenza della Regione Lazio devi
essere superpulito, quindi la risposta alle mille accuse arriva con la
candidatura. Termino sorridendo su questa telenovela, invitando tutti a verificare quanto sostengo.
Il continuo pubblicare, commentare e cercare le persone che credono in me
tentando di screditarmi, vivendo una vera e propria ossessione denominata
“PIGNALBERI”, se non è un attacco politico perché continuare a farlo? Loro
dicono per avere giustizia e la mia domanda è allora perché non scrivete alla
magistratura invece che alle persone che mi seguono?
Perché dovrebbero votarla?
Perché votarci significherebbe votare una persona, una di
loro. Significherebbe votare delle persone che partono dal basso che hanno un
solo interesse, il bene della comunità. Ho 9 liste a supporto, composte da
persone perbene che vogliono un Lazio migliore. Dare la fiducia a noi significa
essere rappresentati in Regione Lazio.
Perché ha deciso di mettersi in gioco alle regionali?
Ho deciso di scendere in campo perché mi è stato chiesto dai
miei dirigenti. Non nascondo che all’inizio ero un po’ indeciso se accettare, a
seguito anche dei mille attacchi ricevuti. Dopo qualche giorno di riflessione
ho accettato. La conferma è giunta dopo una piccola consultazione con la mia
famiglia, la quale mi ha stimolato tanto insieme ai miei figli, in particolar
modo hanno detto papà accetta e fai vedere realmente chi sei, poiché' non sei
quello descritto.
Il punto di forza del suo programma.
Non esiste un punto di forza del mio programma. È un programma studiato nei minimi dettagli, partendo dall’agricoltura anche a conduzione famigliare, passando per la rivalutazione dei centri storici per arrivare a pensare ai nostri anziani che sono la nostra storia e ai ragazzi che sono il nostro futuro.
Anna Ammanniti
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