Anagni – Intervista alla consigliera comunale Sandra Tagliaboschi
Sandra Tagliaboschi mamma, moglie, insegnante e donna in politica. Da otto anni consigliera comunale, unica donna in questa consiliatura, (eccetto le quote rosa in giunta). Grinta, intelligenza e personalità sono le caratteristiche di Sandra Tagliaboschi che la contraddistinguono da sempre. Ecco l’intervista:
Sta per terminare il suo percorso in amministrazione
comunale iniziato nel 2018 e se vogliamo ancor prima nel 2014. Come giudica il
suo lavoro?
Il lavoro di un consigliere comunale comporta molto impegno. Per
partecipare attivamente ai lavori consiliari e formulare un voto consapevole
è necessario studiare e avere un contatto stretto con la città e i
cittadini, ecco io ho esercitato il mio mandato ponendomi questi
obiettivi, in campagna elettorale feci una promessa “Il mio impegno” e quello
non è mai mancato.
Cosa c’è da fare ancora per Anagni e come può essere fatto?
Sono convinta che il lavoro da fare sia tanto, in questi anni
di amministrazione Natalia abbiamo visto ben poco. Anagni è una città
bellissima, ricca di storia con un grande patrimonio culturale ma ancora con
tante criticità nei servizi e nelle infrastrutture. Le criticità si risolvono
facendo ben funzionare la macchina amministrativa e per questo occorre una
programmazione con obiettivi chiari, le direttive dell’organo politico nei
confronti dei vari settori sono determinanti per prevenire la lentezza
amministrativa.
Lei è l’unica donna in consiglio comunale, ha sentito il peso del suo genere
in questa consiliatura?
Eh sì, unica donna in Consiglio Comunale ma non si può dire che non
mi sia fatta sentire! Io credo che in politica come nel lavoro non è il
genere che conta, ho conosciuto donne molto più capaci di uomini, ma anche il
contrario.
Lei è insegnante e da educatrice come commenta quanto sta accadendo in città
relativamente a ragazzine e ragazzini dal comportamento, chiamiamolo così
“sopra le righe”?
Occorre fare molta attenzione alla gogna mediatica che rischia di essere
molto pericolosa. Il lockdown, la didattica a distanza, l’epidemia da Covid hanno lasciato una
serie di cicatrici, gli adolescenti sono quelli che maggiormente hanno
sofferto dei lunghi periodi di isolamento. Tanti studi raccontano del grande
malessere post covid tra i giovani. Esplosioni di aggressività, episodi
di bullismo e di violenza in piazza non sono assolutamente da giustificare,
ma chiari segnali di cui le istituzioni tutte devono tenere conto.
Uno sguardo al futuro, quali saranno i suoi progetti?
La passione per la politica mi spinge a continuare con il mio impegno a favore della città e dei cittadini sicuramente con tanti progetti nella mente e tanta voglia di fare.
Anna Ammanniti
Nessun commento:
Posta un commento