martedì 16 maggio 2023
FOCUS - Disoccupazione giovanile, le cause e i problemi sociali. Intervista alla criminologa Linda Corsaletti
lunedì 8 maggio 2023
FOCUS – La Madonna di Trevignano lacrima sangue, come smascherare santoni e truffe. L’intervista alla criminologa Linda Corsaletti
FOCUS – La Madonna di Trevignano lacrima sangue, come smascherare
santoni e truffe. L’intervista alla criminologa Linda Corsaletti
Era il 2016 e la Madonnina di Trevignano Romano piangeva sangue, si gridò al miracolo, ma era “solo” sangue umano.
Quali sono i meccanismi che si attivano nella mente degli esseri umani per far credere loro che si tratta di “miracoli”? Nello stesso anno un’indagine svelò che il sangue sulla statua era della “santona” Gisella. Nonostante tutto perché i fedeli continuano ad oggi ad andare sul luogo?
Inoltre il caso “la Madonna di Trevignano” ha alimentato un business di migliaia di euro. Perché i fedeli sono disposti a pagare per mantenere viva “l’idea del miracolo”? “Guadagnare sulle credenze delle persone” dal punto di vista di persone come Gisella cosa le spinge a “tirare così tanto la corda”? La storia della madonna è un gioco a somma zero, ci guadagna davvero la “veggente” e ci perdono veramente i fedeli? O mediaticamente è Gisella ad uscirne fortemente colpita?
La criminologa Linda Corsaletti risponde a questi grossi punti interrogativi. Un vero e proprio affare che sfrutta le debolezze e la bontà delle persone. Analisi cliniche hanno dimostrato che il sangue che “esce” dalla Madonna è della santona Gisella, eppure si continua ad alimentare le sue tasche.
I meccanismi che scattano nella mente di chi crede nei miracoli sono gli stessi che scattano in quella di chi si fa convincere dai teleimbonitori ad acquistare prodotti “truffa “che promettono risultati mai visti (in tutti i sensi), meccanismi studiati dalla psicologia e molto conosciuti, come ad esempio quello di “bisogno di chiusura cognitiva”.
Gli eventi miracolosi vengono riproposti nel tempo, non si concludono mai, vengono riproposti o rimandati, lasciano nel dubbio e nell’attesa incessante che si verifichino oppure no, viene creata una suspense, un ‘aspettativa che fa rimanere le persone sospese e legate a quel fenomeno. Ad esempio l’attesa stessa che l’apparizione mariana di verifichi oppure no è una di queste tecniche volte a far scattare questi meccanismi innati. Se a mettere in atto questi meccanismi sono imbonitori, santoni, maghi, fattucchiere o veggenti il risultato non cambia.
Non si tratta semplicemente di far leva sulla credulità popolare attraverso la manipolazione come è stato detto. Questi sono fenomeni trasversali che colpiscono persone anche culturalmente preparate di diversi stati sociali. Con il loro modo di fare ammaliante e persuasivo con la teatralità dei loro gesti o linguaggio questi truffatori (perché di questo stiamo parlando) riescono a far leva sui bisogni emotivi delle persone, uno di questi è quello di essere rappresentati e guidati da un capo poiché l’essere umano per sua natura è gregario e ha bisogno di sentirsi parte di un gruppo. Spesso infatti questi soggetti si propongono come leader è ciò fa sentire chi ha questo tipo di necessità che guidato è sicuro, vengono usate sempre le tecniche di manipolazione psicologica per convincere le persone a fare donazioni. Ciò può includere tattiche come il condizionamento emotivo, la creazione di dipendenza emotiva o l'utilizzo di tecniche di persuasione. Queste tecniche possono far sì che le persone si sentano obbligate a fare donazioni.
Altri aspetti emotivi che entrano in ballo quando si cade vittima di questi soggetti senza scrupoli possono essere “speranza e fiducia”. Molte persone sono alla ricerca di risposte, consolazione o speranza in momenti di difficoltà o incertezza. I finti veggenti o santoni possono approfittare di queste situazioni, promettendo soluzioni miracolose o predizioni esatte.
Le persone, desiderando ardentemente una soluzione, possono finire per credere alle loro parole e fare donazioni nella speranza di ottenere aiuto.Si fa leva sulla vulnerabilità emotiva: i finti veggenti o santoni spesso sfruttano persone emotivamente vulnerabili. Queste persone possono essere in uno stato di confusione, dolore o depressione e cercano un aiuto che sembra andare oltre le possibilità razionali. I santoni possono sfruttare questa vulnerabilità e convincere le persone a fare donazioni come parte di un processo di guarigione o soluzione spirituale. Fanno gioco convinzione e credenze personali: alcune persone credono sinceramente nelle capacità dei veggenti o santoni, anche se potrebbero non essere in grado di dimostrare scientificamente tali abilità. Queste persone possono fare donazioni come un modo per sostenere e mantenere viva la pratica o la credenza che circonda questi individui.
I veggenti manipolatori utilizzano una combinazione di tattiche per ingannare e manipolare le persone.
Ecco alcune delle tecniche comuni che possono essere impiegate:
Lettura a freddo: Questa tecnica consiste nell'osservare attentamente le persone e ricavare informazioni da indizi non verbali, come il linguaggio del corpo, l'abbigliamento o gli accessori. Utilizzando queste informazioni, i veggenti possono fare deduzioni apparentemente precise sulle vite delle persone, dando loro l'impressione di avere un potere di percezione speciale.
Generiche dichiarazioni e suggerimenti: I veggenti manipolatori fanno spesso affermazioni vaghe e generiche che potrebbero essere applicabili a molte persone. Questo crea l'illusione che abbiano una conoscenza profonda e specifica sulle vite delle persone. Ad esempio, potrebbero dire cose come "stai affrontando una sfida nella tua vita" o "vedo una figura maschile importante nella tua sfera emotiva". Queste affermazioni possono essere facilmente adattate a situazioni comuni e non specifiche.
Cold reading: Il cold reading è una tecnica in cui i veggenti fanno domande aperte e raccolgono informazioni dalle risposte delle persone. Utilizzano queste informazioni per fare deduzioni e dare l'impressione di conoscere dettagli specifici. Ad esempio, potrebbero chiedere "Hai un parente con una malattia cronica?" e se la persona risponde di sì, il veggente può affermare di aver avuto una "visione" su quella specifica situazione.
Manipolazione emotiva: I veggenti manipolatori sfruttano le emozioni delle persone per ottenere il loro coinvolgimento e le loro donazioni. Possono giocare sulle speranze, le paure o le insicurezze delle persone, offrendo soluzioni miracolose o promettendo di alleviare il loro dolore emotivo. Questa manipolazione emotiva può creare una dipendenza emotiva e un senso di gratitudine verso il veggente, che può spingere le persone a fare donazioni.
Rituale e teatralità: I veggenti manipolatori possono creare un'atmosfera di mistero e sacralità attorno alle loro pratiche. Utilizzano oggetti simbolici, incensi, candele o altri elementi ritualistici per creare un'aura mistica e per far sì che le persone si sentano coinvolte in un'esperienza speciale. Questa teatralità può contribuire a convincere le persone dell'autenticità delle loro abilità.
Inoltre che sia credere a maghi veggenti o extraterrestri rappresenta un bisogno umano dell’individuo di controllare la realtà, l’ignoto o il loro destino soprattutto se parliamo di persone fragili estremamente sole, malate e prive di speranze terrene, si diventa disposti a tutto pur di rimanere afferrati anche a una vaga speranza che possa avvenire realmente un miracolo.
Il fatto che la Chiesa si stia prendendo il suo tempo per esporsi sul caso di Gisella, lei continua a far leva sui suoi supporter nonostante i RIS di Padova abbiamo verificato senza ombra di dubbio che il sangue delle finte lacrime sulla statuetta sia proprio di Gisella. È importante sottolineare che la Chiesa cattolica adotta un approccio prudente e rigoroso nell'esaminare le presunte apparizioni e i miracoli. Ciò è fatto per proteggere la fede dei credenti, evitare truffe o inganni e garantire l'integrità dottrinale della Chiesa stessa. Solo una piccola percentuale delle presunte apparizioni o dei miracoli segnalati viene effettivamente riconosciuta come autentica dalla Chiesa cattolica. Ciò richiede tempi lunghi e finché non ci sarà una smentita “divina “oltre quella scientifica le persone continueremo ad aggrapparsi alla speranza che prima o poi il miracolo possa accadere veramente.
Ci sono diversi motivi per cui le persone potrebbero continuare a donare ai veggenti nonostante sia chiaro che si tratta di una truffa. È importante ricordare che ogni individuo è diverso e le ragioni per cui le persone continuano a donare ai veggenti possono variare. Alcune persone possono essere più vulnerabili o influenzate, mentre altre possono essere motivate da una sincera convinzione o speranza. La consapevolezza, l'educazione e la promozione del pensiero critico sono strumenti importanti per contrastare l'inganno dei finti veggenti.
Ecco alcune possibili ragioni:
Bisogno di speranza: Le persone possono essere attratte dai veggenti perché cercano una speranza o una soluzione ai loro problemi. Possono sentirsi disorientate, vulnerabili o in cerca di risposte e cercano una guida o una direzione nella loro vita. I veggenti manipolatori sfruttano questo bisogno di speranza, offrendo promesse di cambiamenti positivi o di risoluzione dei problemi.
Manipolazione emotiva: I veggenti manipolatori possono sfruttare le emozioni delle persone per indurle a donare. Possono giocare sul senso di colpa, la paura o la gratitudine, creando una dipendenza emotiva dalla loro presenza o dalle loro supposte abilità. Questa manipolazione emotiva può spingere le persone a donare nonostante le evidenze che dimostrano la truffa.
Credulità e ingenuità: Alcune persone possono essere più inclini a credere alle affermazioni dei veggenti a causa della loro credulità o ingenuità. Possono avere una maggiore disposizione a credere in fenomeni paranormali o a essere influenzate da persone carismatiche. Inoltre, potrebbero non avere una solida comprensione critica delle tecniche di manipolazione utilizzate dai veggenti.
Effetto del gruppo e appartenenza: Le persone possono essere coinvolte in comunità o gruppi che credono ai veggenti, creando un senso di appartenenza e solidarietà. In questi casi, la pressione sociale e il desiderio di conformarsi al pensiero del gruppo possono influenzare le decisioni individuali di donare.
Mancanza di informazioni o consapevolezza: Non tutte le persone sono consapevoli delle truffe dei veggenti o delle informazioni che dimostrano la loro falsità. Possono mancare di conoscenze sufficienti o di accesso a informazioni che mettono in luce la manipolazione di questi individui. In assenza di consapevolezza, possono essere più inclini a donare. Infine il clamore mediatico generatosi attorno alla vicenda ha continuato al suo successo si è posta più l’attenzione su questo fenomeno da baraccone, anziché sul mettere in guardia le persone sulla concreta possibilità che più che apparizioni mariane quelli che possono aspettarsi da questo soggetto sono sparizioni economiche.
Anna Ammanniti
venerdì 5 maggio 2023
Anagni – Nello Di Giulio: “Via Anticolana: i pessimi risultati di amministratori inadeguati”. Intervista ai pendolari
Anagni – Nello Di Giulio: “Via
Anticolana: i pessimi risultati di amministratori inadeguati”. Intervista ai
pendolari
Il consigliere comunale di minoranza, Nello Di Giulio da tempo interessato al disagio dei pendolari che tutti i giorni prendono il pullman in via Anticolana. Innanzitutto pur essendo centro abitato non ci sono strisce pedonali né divieti di velocità. Attraversare è quasi impossibile, in più non ci sono parcheggi. I pendolari non sanno dove lasciare le macchine e solo grazie alla gentilissima disponibilità del supermercato lì vicino che trovano un posto in cui parcheggiare.
“La sicurezza stradale è uno dei bisogni più sentiti dalle persone a causa dell’alto numero di incidenti, anche mortali, di cui ogni giorno si legge sui giornali. Anagni, purtroppo non ne è per nulla indenne – afferma Nello Di Giulio - L’amministrazione del Sindaco Natalia, al di là dei palliativi come altre precedenti, si è distinta nell’ incapacità di fornire risposte adeguate al bisogno di sicurezza dei cittadini riguardante le nostre strade di breve o media percorrenza.
Pur volendo in questa sede tornare esclusivamente sulle criticità della via Anticolana – tratto centro urbano – impossibile non censuare ancora una volta la gestione della via Casilina dove un programma, ancorché tardivo, di realizzazione di N. 3 rotatorie negli incroci più pericolosi (San Bartolomeo, Morolense-area industriale, e Morolense-ex Winchester) si è ridotto dapprima a due (dimenticando i cittadini di San Bartolomeo) e poi solamente ad una, quella del bivio ex Winchester. Qui il termine dei lavori, che è sembrato programmato per un’avvilente inaugurazione elettorale (impegno al 31 marzo annunciato dal Sindaco durante il flash mod del 30 dicembre scorso), è nuovamente slittato per presunte insufficienze istruttorie-autorizzatorie.
La via Anticolana, una delle arterie a più alto tasso di incidentalità della zona, oltre alla mancanza di pubblica illuminazione, di dissuasori elettronici di velocità, di segnaletica adeguata alla natura di strada di centro abitato con importante area alberghiero-commerciale nonché, nello stesso tempo, di accesso al casello autostradale, ha assunto nel tempo peculiarità di primario snodo di scambio per centinaia di studenti che si recano in autobus presso le università romane. Le facoltà di Roma Tor Vergata sono raggiungibili in meno di un’ora nelle corse via autostradale e la metro A – stazione Anagnina – subito a seguire. A questo si aggiunge che Anagni - Anticolana è l’ultimo accesso Cotral via autostrada anche per molti paesi del circondario come Acuto, Fiuggi, Torre Cajetani, Serrone, Sgurgola, ma anche Segni, Gavignano, Gorga, Carpineto ecc.
Un punto di snodo auto privata-autobus tra i più importanti dell’intera provincia che consente a centinaia di famiglie di poter sostenere i propri figli all’università senza dover pagare esosi affitti nelle case per studenti in Roma.
Purtroppo, malgrado ripetute richieste e segnalazioni, nessun riguardo dal Comune a questo importante nodo di scambio del pendolarismo studentesco e non solo. Disagi e rischi di incidenti ogni mattina, ogni ora del giorno e, ancor di più, nella stagione invernale e nelle situazioni di nebbia o di pioggia.
Nessun parcheggio o area pubblica per consentire ai pendolari di lasciare la macchina durante il giorno. Molti di loro, non trovando altro spazio possibile, approfittano di una sorta di tolleranza dei gestori degli esercizi commerciali del posto o si arrangiano, fino a capienza, in qualche slargo privato. Una precarietà continua, una confusione da cui derivano frequenti attraversamenti a piedi dell’arteria, spesso di corsa, senza che ci siano appropriate strisce pedonali o segnali e avvisi elettronici per agli automobilisti.
Un grave disagio, un pericolo continuo tra un fiume di macchine e camion che sfrecciano anche a velocità più che sostenute.
Dall’amministrazione comunale, seppur più volte sollecitata nel mio ruolo di consigliere di minoranza, e non solo, nessuna concreta considerazione di questa allucinante situazione di mancanza di strutture e di servizi, di regole e controlli. Un vuoto anche culturale nel sostegno all’utilizzo del mezzo pubblico, soprattutto nella fascia giovanile, in luogo delle automobili private. Un disinteresse totale come si evince dallo stato dei luoghi e dalla mancata installazione di una semplice pensilina sotto la quale poter riparare almeno nelle giornate di pioggia. Succede, ora, che nelle giornate più brutte i ragazzi/e sono costretti a riparare sotto un balcone di un edificio posto nell’altro lato della strada che, al sopraggiungere dell’autobus, viene attraversata di corsa tra lo scorrere del flusso continuo di vetture e mezzi pesanti. Un indice di rischiosità elevatissimo.
Se ai cittadini è riconosciuto il diritto, ovviamente, alla sicurezza stradale, l’ente Comune avrebbe dovuto sentire l’obbligo di disporre misure per abbattere questa incontrollata rischiosità sulla via Anticolana (e non solo) ma, purtroppo in questi 5 anni, solo incuranza e nuove inaudite pressioni da traffico pesante.
Una nuova amministrazione comunale dovrà presto recuperare le scelte sbagliate o non fatte da questa Giunta Natalia prendendo esempio, se necessario, da quanto realizzato dal comune di Ferentino con la moderna area di sosta adiacente il casello autostradale. Torniamo a dare ancora viva voce a chi sconta sulla propria pelle questa inefficienza amministrativa ribadendo che rimandare l’atteso cambio di pagina sarebbe da irresponsabili.”
Anagni (FR) – Via della Peschiera, danneggia due auto parcheggiate e non si ferma per pagare i danni
Anagni (FR) – Via della Peschiera, danneggia due auto
parcheggiate e non si ferma per pagare i danni
Nella tarda sera del primo maggio, in via della Peschiera, due veicoli parcheggiati sono stati danneggiati da un mezzo che transitava a velocità sembra sostenuta.
Partendo dal presupposto che uno dei due mezzi era stato parcheggiato sulle strisce e quindi in chiaro divieto, ma chi ha danneggiato questi veicoli non si è fermato per fare l’assicurazione e molto probabilmente non rispettava il limite di velocità. Alcuni residenti sono intenzionati a chiedere l’installazione di dossi, perché la strada è spesso oggetto di macchine che transitano a “tutta”, senza tenere conto del pericolo non solo per le macchine ma anche per i pedoni, sono diversi i bambini e anziani che abitano nella zona.
Ceccano (FR) – Arrestato 54enne per maltrattamenti in famiglia
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