martedì 16 maggio 2023

FOCUS - Disoccupazione giovanile, le cause e i problemi sociali. Intervista alla criminologa Linda Corsaletti

 


FOCUS - Disoccupazione giovanile, le cause e i problemi sociali. Intervista alla criminologa Linda Corsaletti

Secondo i dati diffusi dall'Istat a settembre 2022, il tasso di disoccupazione è intorno all’8% e segna un aumentato al 24% tra i giovani.

Perché in Italia è così alto il tasso di disoccupazione giovanile?
Quali sono le principali cause della disoccupazione? Quali possono essere i problemi sociali legati alla disoccupazione?
Negli ultimi decenni abbiamo visto aumentare tra i disoccupati la quota di giovani istruiti, ciò significa che siamo di fronte disoccupazione intellettuale? La diffusione di forme di lavoro precario, temporaneo e flessibile ha da tempo reso più porosi i confini tra occupazione e disoccupazione?
La criminologa Linda Corsaletti risponde a questi grandi punti interrogativi.
Il tasso di disoccupazione giovanile in Italia è stato tradizionalmente alto e ha rappresentato una sfida per il paese più volte. Le cause principali di questo problema sono diverse e includono:
Crisi economica: L'Italia ha affrontato una serie di crisi economiche negli ultimi decenni, compresa la recente crisi finanziaria globale del 2008 e la crisi dell'eurozona. Inoltre la recente pandemia e l’attuale guerra hanno dato il colpo di grazia a l’assetto economico. Questi eventi hanno avuto un impatto significativo sull'economia italiana e hanno contribuito all'aumento della disoccupazione giovanile.
Struttura economica: L'Italia ha un'economia caratterizzata da una forte presenza di piccole e medie imprese, che spesso non hanno la capacità di assorbire un gran numero di giovani lavoratori. Molti giovani italiani si trovano quindi ad affrontare difficoltà nel trovare lavoro nel settore privato.
Disallineamento tra istruzione e lavoro: Esiste spesso un divario tra le competenze richieste dai datori di lavoro e quelle possedute dai giovani laureati o diplomati. Questo può rendere difficile per i giovani italiani trovare lavoro anche se hanno una buona istruzione.
Problemi strutturali: Esistono anche problemi strutturali nel sistema italiano, come la burocrazia eccessiva, l'evasione fiscale e la corruzione, che possono avere un impatto negativo sull'economia e sul mercato del lavoro.
Mancanza di opportunità nel sud Italia: Il tasso di disoccupazione giovanile nel sud Italia è generalmente più alto rispetto al nord.
Questa disparità può essere attribuita a una serie di fattori, tra cui infrastrutture meno sviluppate, minori opportunità di lavoro e un divario economico tra le due regioni.
È importante dire che e cause della disoccupazione giovanile sono complesse e interconnesse, e spesso richiedono un approccio multifattoriale per essere affrontate in modo efficace.
Dal punto di vista criminologico l’impatto sociale di questo problema può avere effetti a medio e lungo termine che vanno affrontati con immediata consapevolezza.
La disoccupazione può avere diverse implicazioni e connessioni con il crimine. Sebbene la disoccupazione non sia una causa diretta della criminalità, può contribuire a creare un contesto favorevole alla sua manifestazione. Ecco alcune considerazioni criminologiche sulla disoccupazione:
Teoria della scarsità di risorse: Secondo questa teoria, la disoccupazione può aumentare la probabilità che le persone si impegnino in attività criminali per soddisfare le proprie esigenze economiche. La mancanza di lavoro e di reddito può spingere alcuni individui verso il crimine come mezzo per ottenere risorse finanziarie.
Teoria della disorganizzazione sociale: La disoccupazione può contribuire alla disorganizzazione sociale all'interno di una comunità. Quando le persone perdono il lavoro, possono sperimentare una diminuzione del senso di appartenenza e della stabilità sociale. Ciò può portare a un aumento della criminalità poiché le reti di supporto sociale si indeboliscono e le opportunità criminali aumentano.
Effetto età e disoccupazione giovanile: La disoccupazione giovanile è particolarmente rilevante dal punto di vista criminologico. I giovani disoccupati possono trovarsi in una situazione di frustrazione, mancanza di prospettive e noia, che possono aumentare la propensione a coinvolgersi in comportamenti criminali come forma di sfogo o ricerca di eccitazione.
Crimine organizzato e lavoro illegale: In alcuni casi, la disoccupazione può spingere le persone a cercare alternative economiche nel settore del crimine organizzato o nel lavoro illegale. La mancanza di opportunità di lavoro legittime può spingere le persone a cercare fonti di reddito attraverso attività criminali come il traffico di droga, il contrabbando o altre forme di illegalità.
Effetto sulle comunità: L'alto tasso di disoccupazione può avere un impatto negativo sulla comunità nel suo complesso. Può contribuire a creare una cultura di disaffezione, mancanza di fiducia nelle istituzioni e svalutazione delle norme sociali. Ciò può facilitare la diffusione del crimine e rendere più difficile per le autorità prevenire e contrastare le attività criminali.
È importante sottolineare che la relazione tra disoccupazione e crimine è complessa e dipende da vari fattori sociali, economici e culturali. Mentre la disoccupazione può rappresentare un fattore di rischio per il coinvolgimento nel crimine, è necessario adottare un approccio olistico che comprenda misure preventive, politiche di sostegno all'occupazione e interventi per ridurre l'ineguaglianza sociale, al fine di contrastare efficacemente il legame tra disoccupazione e criminalità.
La disoccupazione può avere diversi impatti negativi sulla società. Ecco alcuni dei problemi sociali legati alla disoccupazione:
Povertà: La disoccupazione può portare a un calo del reddito familiare, mettendo le persone a rischio di cadere nella povertà. Senza un reddito stabile, le persone possono lottare per soddisfare le proprie necessità di base, come l'alimentazione, l'abitazione e l'assistenza sanitaria.
Esclusione sociale: La disoccupazione può portare all'esclusione sociale delle persone. Lavorare non solo fornisce un reddito, ma anche un senso di appartenenza, realizzazione personale e interazione sociale. La mancanza di lavoro può isolare le persone e farle sentire emarginate dalla società.
Instabilità familiare: La disoccupazione può mettere a dura prova le famiglie, causando tensioni e conflitti. La mancanza di reddito può portare a problemi finanziari, aumentare lo stress e minare il benessere familiare. Inoltre, la disoccupazione può influire negativamente sulle dinamiche familiari, portando a una ridotta qualità delle relazioni e, in alcuni casi, all'aumento dei tassi di separazione e divorzio.
Problemi di salute mentale: La disoccupazione può avere un impatto significativo sulla salute mentale delle persone. La perdita di lavoro può portare a sentimenti di ansia, depressione, perdita di autostima e senso di scopo. La mancanza di occupazione può anche limitare l'accesso alle risorse e alle strutture di supporto sociale, peggiorando ulteriormente la salute mentale delle persone disoccupate.
Criminalità: La disoccupazione può essere associata a un aumento dei livelli di criminalità. Le persone disoccupate possono sentirsi frustrate, senza speranza e possono essere inclini a coinvolgersi in attività illegali per sopravvivere. Inoltre, le aree con alti tassi di disoccupazione possono essere maggiormente colpite da problemi di criminalità.
Dipendenza e abuso di sostanze: La disoccupazione può aumentare il rischio di dipendenza e abuso di sostanze. Le persone possono cercare di far fronte allo stress e alla frustrazione attraverso l'uso di alcol o droghe come meccanismo di coping.
È importante affrontare la disoccupazione in modo efficace per mitigare questi problemi sociali.
Ciò può richiedere politiche pubbliche mirate a creare opportunità di lavoro, fornire supporto finanziario e sociale alle persone disoccupate, promuovere programmi di formazione e riqualificazione professionale, nonché sostenere la salute mentale e il benessere delle persone colpite dalla disoccupazione.
Ci sono diverse ragioni per cui i giovani istruiti possono sperimentare la disoccupazione nonostante il loro livello di istruzione. Ecco alcuni fattori che possono contribuire a questa situazione:
Mancanza di esperienza lavorativa: Anche se i giovani istruiti possono avere una buona formazione accademica, spesso mancano di esperienza lavorativa. Molte posizioni richiedono un certo livello di esperienza pratica, e senza tale esperienza, i giovani possono trovarsi in una posizione di svantaggio quando cercano lavoro.
Mancanza di competenze specifiche: Non tutte le competenze acquisite durante gli studi accademici corrispondono alle esigenze del mercato del lavoro. Alcuni settori possono richiedere competenze specializzate o esperienze specifiche che i giovani potrebbero non possedere. Ciò può limitare le opportunità lavorative per i giovani istruiti in quei settori.
Mismatch tra domanda e offerta: La disoccupazione giovanile può essere il risultato di un mismatch tra le competenze possedute dai giovani e le esigenze del mercato del lavoro. Ciò può essere dovuto a una mancanza di informazioni sulle opportunità di lavoro, a una scarsa corrispondenza tra i programmi di studio e le richieste del mercato del lavoro o a un'offerta eccessiva di laureati in determinati settori.
Concorrenza elevata: In alcuni settori altamente competitivi, la concorrenza per le opportunità lavorative può essere molto intensa. Anche i giovani istruiti possono trovarsi a competere con candidati altamente qualificati per un numero limitato di posizioni, il che può rendere difficile trovare lavoro nonostante la loro formazione.
Difficoltà nel trovare il primo impiego: Trovare il primo impiego può essere una sfida per molti giovani istruiti. Senza un'esperienza lavorativa pregressa e con la preferenza data ai candidati con esperienza, può essere difficile per i giovani entrare nel mercato del lavoro e dimostrare il loro valore.
Crisi economica: Le crisi economiche possono avere un impatto significativo sull'occupazione, inclusa quella dei giovani istruiti. Durante periodi di recessione economica, le opportunità di lavoro possono diminuire e le aziende possono ridurre le assunzioni o congelare le nuove assunzioni, rendendo ancora più difficile per i giovani laureati trovare lavoro.
Questi sono solo alcuni dei fattori che possono contribuire alla disoccupazione dei giovani istruiti. È importante sviluppare politiche e programmi che favoriscano l'acquisizione di competenze richieste dal mercato del lavoro, promuovano l'esperienza lavorativa qualificata e qualificante e agevolino la transizione dalla formazione all'occupazione per i giovani.
La diffusione del lavoro precario e flessibile ha influito sulla situazione occupazionale, inclusa la disoccupazione, in diversi modi. Ecco alcuni dei principali impatti:
Instabilità occupazionale: Il lavoro precario e flessibile, come i contratti a tempo determinato, l'intermediazione del lavoro e le forme di lavoro autonomo, spesso non offrono la sicurezza e la stabilità dell'occupazione a lungo termine. Ciò può portare a una maggiore incertezza e insicurezza per i lavoratori, rendendo più difficile la pianificazione a lungo termine e l'ottenimento di prestiti o finanziamenti.
Bassi salari e mancanza di benefici: Spesso i lavori precari offrono salari più bassi rispetto ai lavori a tempo pieno e possono mancare dei benefici standard come l'assicurazione sanitaria, le ferie pagate e i contributi pensionistici. Ciò può mettere i lavoratori in una situazione di svantaggio finanziario e influire negativamente sulla loro qualità della vita.
Mancanza di sviluppo professionale: I lavori precari e flessibili tendono ad offrire meno opportunità di sviluppo professionale e crescita di carriera rispetto ai lavori stabili. I lavoratori possono trovarsi intrappolati in posizioni di basso livello con limitate prospettive di avanzamento, rendendo più difficile per loro migliorare le proprie competenze e migliorare la loro situazione occupazionale nel lungo termine.
Difficoltà nell'accesso a diritti e protezioni: I lavoratori precari possono affrontare difficoltà nell'accedere ai diritti lavorativi e alle protezioni legali. Ad esempio, potrebbero avere difficoltà a far valere i propri diritti in caso di licenziamento ingiustificato, discriminazione sul lavoro o lesioni sul posto di lavoro.
Effetti sulla disoccupazione: Sebbene il lavoro precario e flessibile possa offrire opportunità di occupazione, può anche contribuire all'aumento della disoccupazione. Questo accade quando le aziende si affidano principalmente a contratti a breve termine o al lavoro autonomo anziché a posizioni a tempo pieno e stabili. Ciò può portare a un mercato del lavoro frammentato e instabile, con un aumento della disoccupazione strutturale.
Impatto sulle generazioni più giovani: I giovani sono spesso particolarmente colpiti dalla diffusione del lavoro precario. L'assenza di lavori stabili e ben retribuiti può rendere difficile per i giovani avviare una carriera e costruire un futuro finanziariamente sicuro. Ciò può portare a una maggiore disoccupazione giovanile e all'instaurarsi di una condizione di precarietà e incertezza occupazionale che può durare per anni.
Vulnerabilità durante le crisi economiche: Durante periodi di crisi economica, come la pandemia da COVID-19, i lavoratori precari sono particolarmente vulnerabili. Le aziende tendono a ridurre prima i posti di lavoro precari, lasciando i lavoratori in una situazione di maggiore incertezza e rischio di disoccupazione.
Impatto sul benessere dei lavoratori: Il lavoro precario può avere un impatto negativo sul benessere psicologico e fisico dei lavoratori. L'instabilità, lo stress finanziario e la mancanza di sicurezza lavorativa possono causare problemi di salute mentale, come ansia e depressione, e aumentare il rischio di malattie fisiche legate allo stress.
Effetti sulle disuguaglianze: La diffusione del lavoro precario e flessibile può contribuire all'aumento delle disuguaglianze socio-economiche. I lavoratori precari, spesso giovani o persone con meno opportunità, possono trovarsi in una posizione svantaggiata rispetto a coloro che hanno lavori stabili e ben remunerati. Ciò può portare a un divario sempre maggiore tra ricchi e poveri e all'accentuarsi delle disuguaglianze sociali.
Implicazioni per la protezione sociale: La diffusione del lavoro precario può porre sfide alla protezione sociale. I lavoratori precari possono trovarsi con un accesso limitato o nullo a sussidi di disoccupazione, assistenza sanitaria e altri benefici sociali. Ciò può metterli a rischio di povertà e difficoltà finanziarie in caso di perdita del lavoro.
È importante notare che il lavoro precario e flessibile non è sempre negativo in sé, poiché può offrire flessibilità e opportunità di lavoro a coloro che preferiscono o necessitano di un'occupazione non tradizionale. Tuttavia, è cruciale affrontare le sfide e le disuguaglianze associate a questo tipo di lavoro per garantire un equilibrio tra flessibilità e sicurezza occupazionale.
Ciò che dal punto di vista criminologico e sociale mi preme specificare è che
Il lavoro precario e l'incertezza lavorativa possono essere associati ad alcune forme di criminalità. Ecco come questi fattori possono influire sulle dinamiche criminali:
Economia informale: L'instabilità del lavoro e l'incertezza possono spingere alcune persone a cercare fonti di reddito alternative, inclusa la partecipazione all'economia informale. Lavori non dichiarati o illegali possono emergere come risultato dell'incapacità di trovare lavoro stabile e ben remunerato. Questo può includere attività criminali come il mercato nero, la truffa, il lavoro minorile o lo sfruttamento.
Criminalità organizzata: L'instabilità lavorativa può rendere le persone più vulnerabili all'influenza della criminalità organizzata. Le organizzazioni criminali possono sfruttare la disoccupazione e la mancanza di opportunità per reclutare individui in situazioni di disagio economico. Le persone potrebbero essere coinvolte in attività illegali come il traffico di droga, il contrabbando, l'estorsione o il riciclaggio di denaro per guadagnarsi da vivere.
Criminalità finanziaria: L'incertezza lavorativa può spingere alcune persone a impegnarsi in comportamenti criminali a fini finanziari. Ciò può includere frodi, truffe, furto di identità o altre forme di criminalità finanziaria. La pressione economica e la ricerca di stabilità finanziaria possono spingere alcuni individui a commettere reati legati al denaro per soddisfare le proprie esigenze o ottenere guadagni illeciti.
Violazioni delle norme lavorative: La precarietà del lavoro può portare a violazioni delle norme lavorative e dei diritti dei lavoratori. L'assenza di lavoro stabile e ben retribuito può spingere alcune persone a accettare condizioni di lavoro sfruttative, ad esempio salari bassi, orari eccessivi, mancanza di assicurazione sanitaria o mancato rispetto delle norme di sicurezza. Questo può creare un ambiente in cui le violazioni delle leggi e dei diritti del lavoro sono più comuni.
Stress e tensioni sociali: L'incertezza lavorativa e l'instabilità possono causare stress, ansia e tensioni sociali. Questi fattori possono avere un impatto negativo sul benessere mentale e sociale delle persone, portandole a comportamenti di risposta negativa come l'aggressività, la violenza domestica o altre forme di reati legati alle tensioni e alle frustrazioni.
È importante notare che la relazione tra lavoro precario, incertezza lavorativa e criminalità non è lineare e dipende da molteplici fattori socio-economici e individuali. Molti lavoratori precari non si impegnano in attività criminali, e la disoccupazione o l'instabilità lavorativa non sono necessariamente causa diretta di comportamenti criminali. Tuttavia, è riconosciuto che la mancanza di opportunità occupazionali stabili può aumentare i rischi e le vulnerabilità che possono essere sfruttati da attività criminali.
Il lavoro è un diritto fondamentale per una vita dignitosa , la violazione di questo diritto ha delle conseguenze pesantissime non solo su chi non riesce ad essere inserito nel mondo lavorativo, ma di rimbalzo anche nella società per tutti i problemi che ho descritto.
Aggiungo : il mio consiglio a chiunque si trovasse in difficoltà lavorative è quello di rivolgersi ai sindacati di zona . organizzazioni che rappresentano i lavoratori e hanno come obiettivo principale la tutela e la promozione dei loro interessi. Ecco alcune delle principali forme di aiuto che i sindacati possono offrire ai lavoratori:
Negoziazione collettiva: I sindacati negoziano con i datori di lavoro per ottenere migliori condizioni di lavoro, come salari più alti, orari ragionevoli, tutele contrattuali e benefici sociali. Attraverso la negoziazione collettiva, i sindacati cercano di raggiungere accordi che migliorino le condizioni di lavoro per l'intera categoria di lavoratori rappresentati.
Rappresentanza legale: I sindacati forniscono assistenza legale ai lavoratori in caso di controversie o conflitti sul posto di lavoro. Possono fornire consulenza e supporto legale nei casi di licenziamento ingiustificato, discriminazione, violazioni dei diritti dei lavoratori o altre problematiche lavorative.
Protezione dei diritti dei lavoratori: I sindacati lavorano per garantire il rispetto dei diritti dei lavoratori, come il diritto alla sicurezza sul lavoro, la parità di trattamento, la libertà sindacale e la tutela dei diritti sindacali. Monitorano l'applicazione delle leggi e delle norme del lavoro e agiscono come difensori dei lavoratori in caso di violazioni.
Formazione e sviluppo professionale: I sindacati possono offrire programmi di formazione e sviluppo professionale per migliorare le competenze dei lavoratori e aumentare le loro opportunità di occupazione. Questi programmi possono includere corsi di formazione, workshop e altre attività di apprendimento per aiutare i lavoratori ad acquisire nuove competenze e adattarsi alle esigenze del mercato del lavoro.
Solidarietà e sostegno: I sindacati offrono solidarietà e sostegno ai lavoratori in situazioni difficili, come scioperi, licenziamenti collettivi o riduzioni di personale. Possono organizzare azioni collettive, fornire assistenza economica o fornire servizi di consulenza per aiutare i lavoratori a far fronte alle sfide e a difendere i loro diritti.
Advocacy politica: I sindacati svolgono un ruolo di advocacy politica per difendere gli interessi dei lavoratori a livello legislativo e governativo. Lavorano per influenzare le politiche pubbliche, proporre nuove leggi o modifiche alle norme del lavoro che favoriscano i lavoratori e promuovano la giustizia sociale.
I sindacati sono fondamentali per la rappresentanza e la tutela dei lavoratori, cercando di bilanciare il potere dei datori di lavoro e garantire che i diritti dei lavoratori siano rispettati. La loro azione può contribuire a migliorare le condizioni di lavoro e a promuovere una maggiore equità nel mercato del lavoro.
Anna Ammanniti

lunedì 8 maggio 2023

FOCUS – La Madonna di Trevignano lacrima sangue, come smascherare santoni e truffe. L’intervista alla criminologa Linda Corsaletti


FOCUS – La Madonna di Trevignano lacrima sangue, come smascherare santoni e truffe. L’intervista alla criminologa Linda Corsaletti

 

Era il 2016 e la Madonnina di Trevignano Romano piangeva sangue, si gridò al miracolo, ma era “solo” sangue umano. 

Quali sono i meccanismi che si attivano nella mente degli esseri umani per far credere loro che si tratta di “miracoli”? Nello stesso anno un’indagine svelò che il sangue sulla statua era della “santona” Gisella. Nonostante tutto perché i fedeli continuano ad oggi ad andare sul luogo?

Inoltre il caso “la Madonna di Trevignano” ha alimentato un business di migliaia di euro. Perché i fedeli sono disposti a pagare per mantenere viva “l’idea del miracolo”? “Guadagnare sulle credenze delle persone” dal punto di vista di persone come Gisella cosa le spinge a “tirare così tanto la corda”? La storia della madonna è un gioco a somma zero, ci guadagna davvero la “veggente” e ci perdono veramente i fedeli? O mediaticamente è Gisella ad uscirne fortemente colpita?

La criminologa Linda Corsaletti risponde a questi grossi punti interrogativi. Un vero e proprio affare che sfrutta le debolezze e la bontà delle persone. Analisi cliniche hanno dimostrato che il sangue che “esce” dalla Madonna è della santona Gisella, eppure si continua ad alimentare le sue tasche.

I meccanismi che scattano nella mente di chi crede nei miracoli sono gli stessi che scattano in quella di chi si fa convincere dai teleimbonitori ad acquistare prodotti “truffa “che promettono risultati mai visti (in tutti i sensi), meccanismi studiati dalla psicologia e molto conosciuti, come ad esempio quello di “bisogno di chiusura cognitiva”.

Gli eventi miracolosi vengono riproposti nel tempo, non si concludono mai, vengono riproposti o rimandati, lasciano nel dubbio e nell’attesa incessante che si verifichino oppure no, viene creata una suspense, un ‘aspettativa che fa rimanere le persone sospese e legate a quel fenomeno. Ad esempio l’attesa stessa che l’apparizione mariana di verifichi oppure no è una di queste tecniche volte a far scattare questi meccanismi innati. Se a mettere in atto questi meccanismi sono imbonitori, santoni, maghi, fattucchiere o veggenti il risultato non cambia. 

Non si tratta semplicemente di far leva sulla credulità popolare attraverso la manipolazione come è stato detto. Questi sono fenomeni trasversali che colpiscono persone anche culturalmente preparate di diversi stati sociali. Con il loro modo di fare ammaliante e persuasivo con la teatralità dei loro gesti o linguaggio questi truffatori (perché di questo stiamo parlando) riescono a far leva sui bisogni emotivi delle persone, uno di questi è quello di essere rappresentati e guidati da un capo poiché l’essere umano per sua natura è gregario e ha bisogno di sentirsi parte di un gruppo. Spesso infatti questi soggetti si propongono come leader è ciò fa sentire chi ha questo tipo di necessità che guidato è sicuro, vengono usate sempre le tecniche di manipolazione psicologica per convincere le persone a fare donazioni. Ciò può includere tattiche come il condizionamento emotivo, la creazione di dipendenza emotiva o l'utilizzo di tecniche di persuasione. Queste tecniche possono far sì che le persone si sentano obbligate a fare donazioni.

Altri aspetti emotivi che entrano in ballo quando si cade vittima di questi soggetti senza scrupoli possono essere “speranza e fiducia”. Molte persone sono alla ricerca di risposte, consolazione o speranza in momenti di difficoltà o incertezza. I finti veggenti o santoni possono approfittare di queste situazioni, promettendo soluzioni miracolose o predizioni esatte. 

Le persone, desiderando ardentemente una soluzione, possono finire per credere alle loro parole e fare donazioni nella speranza di ottenere aiuto.Si fa leva sulla vulnerabilità emotiva: i finti veggenti o santoni spesso sfruttano persone emotivamente vulnerabili. Queste persone possono essere in uno stato di confusione, dolore o depressione e cercano un aiuto che sembra andare oltre le possibilità razionali. I santoni possono sfruttare questa vulnerabilità e convincere le persone a fare donazioni come parte di un processo di guarigione o soluzione spirituale. Fanno gioco convinzione e credenze personali: alcune persone credono sinceramente nelle capacità dei veggenti o santoni, anche se potrebbero non essere in grado di dimostrare scientificamente tali abilità. Queste persone possono fare donazioni come un modo per sostenere e mantenere viva la pratica o la credenza che circonda questi individui. 

I veggenti manipolatori utilizzano una combinazione di tattiche per ingannare e manipolare le persone.

Ecco alcune delle tecniche comuni che possono essere impiegate:

Lettura a freddo: Questa tecnica consiste nell'osservare attentamente le persone e ricavare informazioni da indizi non verbali, come il linguaggio del corpo, l'abbigliamento o gli accessori. Utilizzando queste informazioni, i veggenti possono fare deduzioni apparentemente precise sulle vite delle persone, dando loro l'impressione di avere un potere di percezione speciale.

Generiche dichiarazioni e suggerimenti: I veggenti manipolatori fanno spesso affermazioni vaghe e generiche che potrebbero essere applicabili a molte persone. Questo crea l'illusione che abbiano una conoscenza profonda e specifica sulle vite delle persone. Ad esempio, potrebbero dire cose come "stai affrontando una sfida nella tua vita" o "vedo una figura maschile importante nella tua sfera emotiva". Queste affermazioni possono essere facilmente adattate a situazioni comuni e non specifiche.

Cold reading: Il cold reading è una tecnica in cui i veggenti fanno domande aperte e raccolgono informazioni dalle risposte delle persone. Utilizzano queste informazioni per fare deduzioni e dare l'impressione di conoscere dettagli specifici. Ad esempio, potrebbero chiedere "Hai un parente con una malattia cronica?" e se la persona risponde di sì, il veggente può affermare di aver avuto una "visione" su quella specifica situazione.

Manipolazione emotiva: I veggenti manipolatori sfruttano le emozioni delle persone per ottenere il loro coinvolgimento e le loro donazioni. Possono giocare sulle speranze, le paure o le insicurezze delle persone, offrendo soluzioni miracolose o promettendo di alleviare il loro dolore emotivo. Questa manipolazione emotiva può creare una dipendenza emotiva e un senso di gratitudine verso il veggente, che può spingere le persone a fare donazioni.

Rituale e teatralità: I veggenti manipolatori possono creare un'atmosfera di mistero e sacralità attorno alle loro pratiche. Utilizzano oggetti simbolici, incensi, candele o altri elementi ritualistici per creare un'aura mistica e per far sì che le persone si sentano coinvolte in un'esperienza speciale. Questa teatralità può contribuire a convincere le persone dell'autenticità delle loro abilità. 

Inoltre che sia credere a maghi veggenti o extraterrestri rappresenta un bisogno umano dell’individuo di controllare la realtà, l’ignoto o il loro destino soprattutto se parliamo di persone fragili estremamente sole, malate e prive di speranze terrene, si diventa disposti a tutto pur di rimanere afferrati anche a una vaga speranza che possa avvenire realmente un miracolo. 

Il fatto che la Chiesa si stia prendendo il suo tempo per esporsi sul caso di Gisella, lei continua a far leva sui suoi supporter nonostante i RIS di Padova abbiamo verificato senza ombra di dubbio che il sangue delle finte lacrime sulla statuetta sia proprio di Gisella. È importante sottolineare che la Chiesa cattolica adotta un approccio prudente e rigoroso nell'esaminare le presunte apparizioni e i miracoli. Ciò è fatto per proteggere la fede dei credenti, evitare truffe o inganni e garantire l'integrità dottrinale della Chiesa stessa. Solo una piccola percentuale delle presunte apparizioni o dei miracoli segnalati viene effettivamente riconosciuta come autentica dalla Chiesa cattolica. Ciò richiede tempi lunghi e finché non ci sarà una smentita “divina “oltre quella scientifica le persone continueremo ad aggrapparsi alla speranza che prima o poi il miracolo possa accadere veramente.

Ci sono diversi motivi per cui le persone potrebbero continuare a donare ai veggenti nonostante sia chiaro che si tratta di una truffa. È importante ricordare che ogni individuo è diverso e le ragioni per cui le persone continuano a donare ai veggenti possono variare. Alcune persone possono essere più vulnerabili o influenzate, mentre altre possono essere motivate da una sincera convinzione o speranza. La consapevolezza, l'educazione e la promozione del pensiero critico sono strumenti importanti per contrastare l'inganno dei finti veggenti.

Ecco alcune possibili ragioni:

Bisogno di speranza: Le persone possono essere attratte dai veggenti perché cercano una speranza o una soluzione ai loro problemi. Possono sentirsi disorientate, vulnerabili o in cerca di risposte e cercano una guida o una direzione nella loro vita. I veggenti manipolatori sfruttano questo bisogno di speranza, offrendo promesse di cambiamenti positivi o di risoluzione dei problemi.

Manipolazione emotiva: I veggenti manipolatori possono sfruttare le emozioni delle persone per indurle a donare. Possono giocare sul senso di colpa, la paura o la gratitudine, creando una dipendenza emotiva dalla loro presenza o dalle loro supposte abilità. Questa manipolazione emotiva può spingere le persone a donare nonostante le evidenze che dimostrano la truffa.

Credulità e ingenuità: Alcune persone possono essere più inclini a credere alle affermazioni dei veggenti a causa della loro credulità o ingenuità. Possono avere una maggiore disposizione a credere in fenomeni paranormali o a essere influenzate da persone carismatiche. Inoltre, potrebbero non avere una solida comprensione critica delle tecniche di manipolazione utilizzate dai veggenti.

Effetto del gruppo e appartenenza: Le persone possono essere coinvolte in comunità o gruppi che credono ai veggenti, creando un senso di appartenenza e solidarietà. In questi casi, la pressione sociale e il desiderio di conformarsi al pensiero del gruppo possono influenzare le decisioni individuali di donare.

Mancanza di informazioni o consapevolezza: Non tutte le persone sono consapevoli delle truffe dei veggenti o delle informazioni che dimostrano la loro falsità. Possono mancare di conoscenze sufficienti o di accesso a informazioni che mettono in luce la manipolazione di questi individui. In assenza di consapevolezza, possono essere più inclini a donare. Infine il clamore mediatico generatosi attorno alla vicenda ha continuato al suo successo si è posta più l’attenzione su questo fenomeno da baraccone, anziché sul mettere in guardia le persone sulla concreta possibilità che più che apparizioni mariane quelli che possono aspettarsi da questo soggetto sono sparizioni economiche.

Anna Ammanniti

 

 

venerdì 5 maggio 2023

Anagni – Nello Di Giulio: “Via Anticolana: i pessimi risultati di amministratori inadeguati”. Intervista ai pendolari



Anagni – Nello Di Giulio: “Via Anticolana: i pessimi risultati di amministratori inadeguati”. Intervista ai pendolari

Il consigliere comunale di minoranza, Nello Di Giulio da tempo interessato al disagio dei pendolari che tutti i giorni prendono il pullman in via Anticolana. Innanzitutto pur essendo centro abitato non ci sono strisce pedonali né divieti di velocità. Attraversare è quasi impossibile, in più non ci sono parcheggi. I pendolari non sanno dove lasciare le macchine e solo grazie alla gentilissima disponibilità del supermercato lì vicino che trovano un posto in cui parcheggiare.

“La sicurezza stradale è uno dei bisogni più sentiti dalle persone a causa dell’alto numero di incidenti, anche mortali, di cui ogni giorno si legge sui giornali. Anagni, purtroppo non ne è per nulla indenne – afferma Nello Di Giulio - L’amministrazione del Sindaco Natalia, al di là dei palliativi come altre precedenti, si è distinta nell’ incapacità di fornire risposte adeguate al bisogno di sicurezza dei cittadini riguardante le nostre strade di breve o media percorrenza.

Pur volendo in questa sede tornare esclusivamente sulle criticità della via Anticolana – tratto centro urbano – impossibile non censuare ancora una volta la gestione della via Casilina dove un programma, ancorché tardivo, di realizzazione di N. 3 rotatorie negli incroci più pericolosi (San Bartolomeo, Morolense-area industriale, e Morolense-ex Winchester) si è ridotto dapprima a due (dimenticando i cittadini di San Bartolomeo) e poi solamente ad una, quella del bivio ex Winchester.  Qui il termine dei lavori, che è sembrato programmato per un’avvilente inaugurazione elettorale (impegno al 31 marzo annunciato dal Sindaco durante il flash mod del 30 dicembre scorso), è nuovamente slittato per presunte insufficienze istruttorie-autorizzatorie.

La via Anticolana, una delle arterie a più alto tasso di incidentalità della zona, oltre alla mancanza di pubblica illuminazione, di dissuasori elettronici di velocità, di segnaletica adeguata alla natura di strada di centro abitato con importante area alberghiero-commerciale nonché, nello stesso tempo, di accesso al casello autostradale, ha assunto nel tempo peculiarità di primario snodo di scambio per centinaia di studenti che si recano in autobus presso le università romane. Le facoltà di Roma Tor Vergata sono raggiungibili in meno di un’ora nelle corse via autostradale e la metro A – stazione Anagnina – subito a seguire. A questo si aggiunge che Anagni - Anticolana è l’ultimo accesso Cotral via autostrada anche per molti paesi del circondario come Acuto, Fiuggi, Torre Cajetani, Serrone, Sgurgola, ma anche Segni, Gavignano, Gorga, Carpineto ecc.

Un punto di snodo auto privata-autobus tra i più importanti dell’intera provincia che consente a centinaia di famiglie di poter sostenere i propri figli all’università senza dover pagare esosi affitti nelle case per studenti in Roma.

Purtroppo, malgrado ripetute richieste e segnalazioni, nessun riguardo dal Comune a questo importante nodo di scambio del pendolarismo studentesco e non solo. Disagi e rischi di incidenti ogni mattina, ogni ora del giorno e, ancor di più, nella stagione invernale e nelle situazioni di nebbia o di pioggia.

Nessun parcheggio o area pubblica per consentire ai pendolari di lasciare la macchina durante il giorno. Molti di loro, non trovando altro spazio possibile, approfittano di una sorta di tolleranza dei gestori degli esercizi commerciali del posto o si arrangiano, fino a capienza, in qualche slargo privato.  Una precarietà continua, una confusione da cui derivano frequenti attraversamenti a piedi dell’arteria, spesso di corsa, senza che ci siano appropriate strisce pedonali o segnali e avvisi elettronici per agli automobilisti.

Un grave disagio, un pericolo continuo tra un fiume di macchine e camion che sfrecciano anche a velocità più che sostenute.

Dall’amministrazione comunale, seppur più volte sollecitata nel mio ruolo di consigliere di minoranza, e non solo, nessuna concreta considerazione di questa allucinante situazione di mancanza di strutture e di servizi, di regole e controlli. Un vuoto anche culturale nel sostegno all’utilizzo del mezzo pubblico, soprattutto nella fascia giovanile, in luogo delle automobili private. Un disinteresse totale come si evince dallo stato dei luoghi e dalla mancata installazione di una semplice pensilina sotto la quale poter riparare almeno nelle giornate di pioggia. Succede, ora, che nelle giornate più brutte i ragazzi/e sono costretti a riparare sotto un balcone di un edificio posto nell’altro lato della strada che, al sopraggiungere dell’autobus, viene attraversata di corsa tra lo scorrere del flusso continuo di vetture e mezzi pesanti. Un indice di rischiosità elevatissimo.

Se ai cittadini è riconosciuto il diritto, ovviamente, alla sicurezza stradale, l’ente Comune avrebbe dovuto sentire l’obbligo di disporre misure per abbattere questa incontrollata rischiosità sulla via Anticolana (e non solo) ma, purtroppo in questi 5 anni, solo incuranza e nuove inaudite pressioni da traffico pesante.

Una nuova amministrazione comunale dovrà presto recuperare le scelte sbagliate o non fatte da questa Giunta Natalia prendendo esempio, se necessario, da quanto realizzato dal comune di Ferentino con la moderna area di sosta adiacente il casello autostradale. Torniamo a dare ancora viva voce a chi sconta sulla propria pelle questa inefficienza amministrativa ribadendo che rimandare l’atteso cambio di pagina sarebbe da irresponsabili.”

 

 

Anagni (FR) – Via della Peschiera, danneggia due auto parcheggiate e non si ferma per pagare i danni


Anagni (FR) – Via della Peschiera, danneggia due auto parcheggiate e non si ferma per pagare i danni

Nella tarda sera del primo maggio, in via della Peschiera, due veicoli parcheggiati sono stati danneggiati da un mezzo che transitava a velocità sembra sostenuta.  

Partendo dal presupposto che uno dei due mezzi era stato parcheggiato sulle strisce e quindi in chiaro divieto, ma chi ha danneggiato questi veicoli non si è fermato per fare l’assicurazione e molto probabilmente non rispettava il limite di velocità. Alcuni residenti sono intenzionati a chiedere l’installazione di dossi, perché la strada è spesso oggetto di macchine che transitano a “tutta”, senza tenere conto del pericolo non solo per le macchine ma anche per i pedoni, sono diversi i bambini e anziani che abitano nella zona. 




 

Ceccano (FR) – Arrestato 54enne per maltrattamenti in famiglia

Ceccano (FR) – Arrestato 54enne per maltrattamenti in famiglia  I Carabinieri della Stazione di Ceccano (Fr) hanno tratto in arresto un 54...